Lungo la strada denominata un tempo via Dritta, è ubicata l’ottocentesca casa del canonico Putzu, storico della Chiesa e direttore dell’Archivio arcivescovile di Cagliari. Nel 1989 il Comune l’ha acquistata dalla “Provincia religiosa San Benedetto della congregazione della Piccola Opera della Divina Provvidenza”, di cui lo stesso canonico (1880-1961) fu il primo benefattore. La palazzina poggia su fondamenta e zoccolo in pietrame, mentre la struttura è realizzata con mattoni crudi (làdiris). L’esterno presenta un ampio fronte, un imponente portale e due ordini di finestre ornate da fregi floreali. Il fabbricato è costituito da un corpo di fabbrica principale sviluppato su due livelli e da una serie di locali accessori, secondo la tipica disposizione a corte della casa campidanese. Non manca il loggiato ad archi aperti, costruito con mattoni in terracotta. La Carta del Real Corpo d’Armata (1845) riporta la planimetria dell’intero fabbricato. I documenti dell’Ufficio Tecnico Erariale (1940) permettono invece di rilevare come i vani principali fossero in gran parte ubicati nel corpo centrale, mentre legnaia, forno, locali di sgombero e cantina si trovassero per lo più nella parte restante all’aperto. Caratteristica anche di questa domus sono gli affreschi in stile Liberty che abbelliscono le volte delle stanze al primo piano. Oggetto di un lungo intervento di recupero e ristrutturazione e sede, in passato, della Libera Università del Campidano, è oggi sede di varie attività culturali. Nella seconda domenica di settembre ospita il banchetto (su cumbìdu) dell’Antico Sposalizio Selargino.
Biblio: F. Pilloni, Casa Canonico Putzu, in Selargius Monumenti Aperti, p. 10, 2008