Nelle immediate vicinanze della Parrocchiale sorgeva uno degli edifici simbolo di Selargius: l’ex Distilleria di Sebastiano Boi, edificata dall’omonimo avvocato e uomo politico nei primi anni del XX secolo. A partire dalla seconda metà del Settecento, a Selargius, una delle voci più importanti dell’economia era rappresentata dalla viticoltura. Quest’ultima nei primissimi anni del Novecento si allargò su scala industriale grazie proprio alla creazione della distilleria di Antonio e Sebastiano Boi, considerata uno dei primi esempi di industria vitivinicola del Campidano. Nel 1911 la distilleria entrò a fa parte della Società Anonima Vinalcool di cui Sebastiano Boi fu il presidente. Ritenuta, all’epoca, anche una delle distillerie più moderne d’Italia, sopravvisse tra alterne vicende fino alla II Guerra Mondiale. Nonostante altri tentativi di rilancio alla fine degli anni Sessanta, lo stabilimento venne definitivamente chiuso e gli edifici furono depredati di tutto. Nel 1978 l’Amministrazione Comunale, interessata al recupero della struttura, diede inizio al primo intervento. A ricordarne oggi la primitiva destinazione d’uso rimane il toponimo e la sua vistosa e svettante ciminiera, mentre la sua attuale nuova veste rappresenta un interessante esempio di archeologia industriale ristrutturata e riconvertita. La piazza Si ‘e Boi, infatti, è oggi sede di un composito centro culturale costituito da due biblioteche, un centro di aggregazione per anziani, una sala polivalente ed un elegante Teatro Civico.
Biblio: S. Sitzia, Sa distilleria de Boi e le vie del vino a Selargius, catalogo della mostra (a cura di S. Sitzia – S. Violante), APE SARDINIA 2005